Mi stai ascoltando?
Ti sei mai sentito fare questa domanda? Spesso si sente dire che non ci si ascolta, che c’è un assoluto bisogno di essere ascoltati. Tu, come sei messo? Quanto credi di saper ascoltare gli altri?
La prossima volta che sei in ascolto, prova a concentrarti su te stesso e osserva quel che fai e ti dici nella mente. Ecco un breve test per conoscere gli errori che si possono compiere quando…sentiamo ma non ascoltiamo!
- Interrompi? Cerca di fare caso a quando tu stai parlando e l’altro ti interrompe, magari con un “si, ma…ti posso dire una cosa?” oppure “ma dove hai parcheggiato?>> o ancora <<no, io non penso che sia così>>. Cosa pensi? Cosa accade dentro di te in quei casi? Non ti sembra una mancanza di interesse? O qualcosa di inopportuno? Tu lo fai?
- Sovrapponi le tue parole? Peggio ancora che interrompere! Tu lo fai?
- Fingi di ascoltare? Stai pensando ad altro? Magari hai fretta e sei già col pensiero in stazione a prendere il treno. O peggio – attenzione questa è bella – sei preoccupato e impegnato a pensare, fra te e te, a ciò che dirai o domanderai alla prima pausa del tuo interlocutore! Non succede mai, vero?!
- Ti incanti? A volte per stanchezza, per particolari condizioni fisiche o ambientali, è più forte di noi, ci incantiamo e la messa a fuoco dei nostri occhi si perde in un’immagine indistinta! Allora ci riprendiamo. Ma solo per un po’, perché subito ci incantiamo di nuovo e, allora, a fatica, cerchiamo quanto mento di tenere gli occhi puntati su almeno uno dell’interlocutore oppure nel mezzo delle sopracciglia! E in tutto questo esercizio, dov’è la tua attenzione? Sulle parole dell’altro? No.
- Usi il setaccio? Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Avviene cioè, che a volte filtriamo il messaggio dell’altro e selezioniamo solo ciò che si accorda con i nostri punti di vista, convinzioni e pregiudizi.
- Dove guardi? Se una persona, mentre ti parla, ti sta guardando negli occhi, tu cosa fai? Dov’è il tuo sguardo?
- Dai spazio al silenzio? A volte, quando parliamo, diciamo cose che, effettivamente, a sentircele dire ci fanno effetto! Perché nuove, o perché non avevamo mai avuto il coraggio di dirle prima, o perché erano un pensiero latente e che si è materializzato solo ora con la nostra voce. Accade, allora, che abbiamo bisogno di qualche istante per rendercene conto, per riflettere, per riascoltarle, ecc. e questo può avvenire solo nel silenzio. Tu, quanto silenzio concedi agli altri?
- Incoraggi? Mentre l’altro parla, lo incoraggi a continuare? Ad esempio con dei cenni di assenso, movimenti del capo, dei <<si…>>, <<mmm…mmm…>>, <<e poi…>>. Nel senso: continua pure, io ci sono e ti sto seguendo.
- Che posizione hai? L’altro si sta confidando, ha il capo chino, le spalle ricurve, le mani in testa e tu, di spalle e con le braccia conserte stai guardando la luna?
- Che stai facendo? L’altro, un partner, un bambino, un amico ti parla e tu stai scrivendo un sms, cucinando, tagliando le unghie, ecc?
Ora, presta attenzione alle tue conversazioni, mentre parli, mentre ascolti.
Buona vita!
Il tuo coach
P.T.
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